Per dare una definizione semplice di halving, possiamo affermare che si tratta di una procedura particolare che viene attuata regolarmente ogni quattro anni con l’obiettivo di salvaguardare il potere di mercato delle valute elettroniche dagli effetti erosivi provocati dall’inflazione attraverso il loro dimezzamento.
Prima di continuare a parlare dell’halving, riteniamo opportuno ripercorrere brevemente tutto il percorso finora compiuto e che ha consentito il consolidamento del mercato delle criptovalute e, in particolar modo, del Bitcoin, la principale moneta virtuale oggetto di scambio sul mercato di riferimento.
L’halving nel mondo dei Bitcoin
Quando parliamo di Bitcoin, stiamo facendo riferimento ad una valuta virtuale la cui emissione non è curata né da uno stato né tanto meno da una banca centrale. La sua messa in circolazione avviene mediante una procedura particolare, denominata “mining”, dall’inglese estrazione.
Il fondatore di questa moneta elettronica è uno sconosciuto che utilizza lo pseudonimo di “Satoshi Nakamoto”, il quale, al fine di salvaguardare il prestigio di questa criptomoneta, ha introdotto una serie di regole che prevedono anche l’utilizzo della procedura dell’halving.
I Bitcoin funzionano mediante un complesso procedimento che necessita della creazione di un codice e di strumenti informatici sofisticati che richiedono anche un elevato volume di risorse energetiche. Soltanto chi riesce a risolvere dei complicati problemi matematici potrà ottenere delle ricompense in Bitcoin appena emessi.
Man mano che vengono estratti in blocchi nuovi Bitcoin ed immessi sul mercato di riferimento, l’incremento del loro numero fa ridurre sensibilmente il potere di acquisto, a causa dell’inflazione, cioè dell’aumento del livello generale dei prezzi di beni e servizi scambiati in rete o anche nella modalità tradizionale.
Per evitare che questa moneta virtuale possa subire l’erosione del proprio potere di mercato, sulla base di regole fissate da Nakamoto, ogni 48 mesi viene attivata la procedura dell’halving del Bitcoin che prevede il dimezzamento delle ricompense in favore dei minatori.
In poco meno di 15 anni, questo procedimento è stato già eseguito per ben 4 volte: nel 2008, 2012, 2016 e 2020. L’anno scorso, esattamente il 20 maggio 2020, data dell’ultimo halving Bitcoin, la ricompensa per i miners ha toccato quota 6,25 Bitcoin.
Affinché si possa giungere ad un dimezzamento, che come abbiamo visto si verifica ogni quattro anni, è necessario che i minatori estraggano ben 210.000 blocchi. Lo scorso 20 maggio sono stati estratti complessivamente ben 330.000 blocchi in maniera automatica, dimezzando così il tasso di estrazione del Bitcoin.
Halving Bictoin: gli effetti più o meno graditi dai miners
L’effetto immediato della procedura del Bitcoin halving è quello di indurre il mercato di riferimento ad incrementare la domanda delle criptovalute, determinando così anche un graduale aumento del suo valore di mercato.
Negli ultimi tempi, scarseggia parecchio l’offerta di questa moneta virtuale e, per tale ragione, il suo valore tende ad aumentare nel tempo in modo proporzionato alla domanda di mercato.
C’è chi vede nella procedura di halving degli effetti negativi che si ripercuotono in modo non del tutto positivo sugli interessi dei minatori, ma in realtà non è un vero e proprio svantaggio, in quanto si tratta di una manovra appositamente programmata per diminuire l’inflazione della criptovaluta per poi determinare gradualmente un innalzamento del prezzo, cercando di risollevarne le sorti.
Halving, gli esperti divisi sui pro e i contro
I più esperti analisti di settore, riguardo agli effetti dell’halving Bitcon, sono divisi: alcuni ritengono che molto presto il valore di questa valuta elettronica si incrementerà proprio grazie al suo dimezzamento.
Altri, invece, sono dell’avviso che tale procedura possa determinare una caduta del prezzo. Alcuni miners dopo maggio 2020, timorosi di dimezzare i propri profitti, hanno cominciato a vendere velocemente buona parte dei Bitcoin estratti.
Dalla data dell’ultimo halving ad oggi, 30 gennaio 2021, il loro valore di mercato si attesta intorno ai 34.265,38 dollari americani. Lasciamo a voi ogni libera riflessione sull’argomento.
Se volete approfondire però il nuovo modo di minare Bitcoin in cloud potete farlo tramite questo articolo.